Neoadiuvante e chemioterapia adiuvante
Domanda
Caro Dr Nordquist,
mi è stato dato 2 opinioni diverse per la parte di trattamento di chemioterapia del mio tumore al seno.
Sono 48 anni, la mia tumore è di circa 3,5 centimetri è un carcinoma invasivo del condotto che ha raggiunto il nodo ascellare linfa.
Entrambi i medici concordano sul fatto che dovremmo usare la chemioterapia neoadiuvante per tentare di ridurre il tumore per rendere un lumpectomy possibile.
un medico propone dosare AC densa seguito da dosi dense Taxol - ALL prima dell'intervento
L'altro medico propone dosare AC densa seguita da chirurgia seguita da dosi denso Taxol dopo l'intervento chirurgico
che direzione pensi.. I shold vada? Ci sono vantaggi in entrambi i casi la sopravvivenza?
Grazie mille,
CD
Risposta
Questo è stato difficile! Mi limiterò a complicare la situazione ancora più avendo un terzo parere - o piuttosto una miscela di entrambi - da quando mi capita di credere che la chemioterapia (o forse radioterapia) è necessario per ridurre la tua tumore prima dell'intervento chirurgico (si spera una mastectomia parziale), ma anche dopo l'intervento chirurgico per aumentare le possibilità di una cura. Non ho ritenuto completamente ancora, ma credo che - al momento - che non vedo alcuna ragione per fare la chemioterapia prima e dopo ogni diverso modo in questo caso sia AC &Taxol sarebbero stati utilizzati in un modo o nell'altro sia prima che dopo. Mi dispiace per la complicazione che causano
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